Francesco Giombarresi

Francesco Giombarresi
Vittoria (Rg) 1930 - Comiso (Rg) 2007

Di origine contadina, ha un'infanzia difficile, fugge dall'istituto a cui è stato affidato, non completa la scuola elementare ed è costretto ancora bambino alla dura vita del bracciante. Una vocazione insopprimibile per l'arte e la cultura (comincia a dipingere di nascosto già a dodici anni) lo tormenta nelle angustie della sua esistenza che lo vede presto capo di una famiglia numerosa costretta a vivere in una casa minuscola, emigrante a Milano, in Francia , in Germania, e protagonista di innumerevoli ritorni in Sicilia disfatto dalle fatiche affrontate. In paese si fa la fama di persona eccentrica, per gli atteggiamenti da dandy nonostante la miseria e perché sacrifica tutto il suo tempo libero scrivendo versi e improbabili trattati enciclopedici, facendo esperimenti chimici e alchemici con alambicchi, progettando strani macchinari, e infine dipingendo su ogni supporto, perfino sulle lenzuola di casa che taglia a piccoli pezzi. Ma, sentendosi incompreso sia dall'ambiente che dalla sua famiglia, spesso distrugge le sue opere. Grazie all'interessamento di Leonardo Sciascia, conosce tra la fine degli anni '60 e i primi anni '70 un momento di notorietà nell'ambito dei pittori naïfs, e compie alcuni viaggi euforici ospite in Europa e negli Stati Uniti, ma il successo si rivela effimero procurandogli frustrazione e un doloroso rientro nella miseria di sempre. Vivrà in seguito grazie al sussidio dell'assistenza pubblica senza smettere mai di dipingere. I suoi scritti e le sue opere si trovano nella collezione del MACC di Caltagirone, in collezioni private siciliane e presso gli eredi.

Bibl.: L. Sciascia, Giombarresi, “Corriere della sera”, 1 luglio 1969; N. Zago (a cura di), Francesco Giombarresi 1948-2004, Salarchi, Comiso 2004; E. di Stefano, Il doppio sogno di Giombarresi, in Id., Irregolari. Art Brut e Outsider Art in Sicilia, Kalós, Palermo 2008, pp. 106-120; L. Di Gregorio, Giombarresi e la scienza di "astrosità", Rivista dell'Osservatorio Outsider Art, n. 2, marzo 2011, pp.36-47.

 

Referenze fotografiche
Ritratto: Guglielmo Ferraro, 2004
Opere: courtesy MACC, Caltagirone.


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