Giovanni Cammarata
Giovanni Cammarata
Messina (1914-2002)
Muratore, si arruola da giovane nell'esercito, combatte in Africa e durante la seconda guerra mondiale in Grecia. Nel 1943 finisce in un campo di prigionia inglese prima sulle coste della Turchia, poi a Gaza, riuscendo a guadagnarsi qualche favore attraverso la costruzione di castelli d'argilla che sorprendono gli ufficiali inglesi. Tornato in Sicilia, va a vivere con la moglie dal 1947 in una zona industriale degradata alla periferia di Messina, via Maregrosso, trasformando negli anni successivi la propria baracca in un palazzo dei sogni e della fantasia. A partire dagli anni '70, messa da parte ogni altra attività lavorativa, la decorazione della sua abitazione diventa la sua occupazione principale: mosaici di pietre e frammenti di bottiglie, sculture e bassorilievi di cemento dipinto, fantasiosi assemblaggi di prodotti seriali si combinano insieme senza soluzione di continuità, rimescolando e riciclando incessantemente modelli, immagini, reperti, materiali. La casa-museo, già saccheggiata da vandali dopo la sua morte, è stata in gran parte abbattuta alla fine del 2007 in vista della realizzazione di un centro commerciale nei pressi. Attualmente restano una porzione della facciata in cattive condizioni e alcuni elementi nel cortile annesso.
Bibl.: A. Taschen, Fantasy Worlds, foto di D. von Schaewen, testo di J.Maizels, Taschen, Colonia 1999, 2007, pp. 26-27; Gli studenti adottano Giovanni Cammarata, brochure a cura dell'Associazione I Mamertini, Messina 2002; E. di Stefano, Giovanni Cammarata e la casa degli elefanti, in Id., Irregolari. Art Brut e Outsider Art in Sicilia, Kalós, Palermo 2008, pp. 160-175; E. di Stefano, Margivaganti di Sicilia. Storie di immaginazione abusiva: Giovanni Cammarata e Israele, in G. Mina (a cura di), Costruttori di Babele. Sulle tracce di architetture fantastiche e universi irregolari in Italia, elèuthera, Milano 2011, pp.29-45.
Referenze fotografiche
Ritratto: Florent Naulin/Teresa Maranzano, 1996
Opere: 1, 5, 6, Florent Naulin/Teresa Maranzano (1996) ; 2, 3, Giovanna Giordano (1991); 4, Eva di Stefano (2007). - See more at: